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Illustrazione a cura di Michele Marchionne

Un tempo, queste tre creature erano l’anello che chiudeva il perfetto cerchio della vita. Considerate le Ultime Accompagnatrici, le Animadre rappresentavano il filo conduttore che trasportava le anime verso il Regno dei Morti. Nessuno sa da dove esse derivino e, in antichità, venivano venerate affinché si prendessero cura delle anime lungo il misterioso passaggio dal Regno dei Vivi a quello dei Morti. Infatti, quando un aunthuriano giungeva al termine della sua vita, le Animadre ne presenziavano il letto di morte e, avvalendosi del loro potere, prelevavano l’anima del morente portandola via con loro; consegnandola poi a Rahktul L’Errante, che ne accoglieva le memorie e la smistava come di dovere, sino ad arrivare a Ruhktul, il Guardiano del Regno dei Morti.

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Le Animadre adempirono al loro compito per decine e decine di millenni, finché non iniziarono ad avere fame di morte. Resesi conto del loro potere di scavare nelle essenze delle persone sino a trovarne l’anima, iniziarono a vagare per terre e città uccidendo per puro piacere. La stirpe dei Nhereal, i Guardiani dei Portali di Aunthur, le cercò per anni fino a trovarle fra i resti delle battaglie svoltesi in tutta Aunthur durante il Conflitto degli Dei, speranzose di trovare qualche morente a cui estirpare l’ultimo respiro. Venne confiscato loro l’amuleto d’osso, emblema del loro potere, e vennero confinate nel luogo che oggi prende il nome di Foresta Desolata.

© 2016/2017 Medeiros G. Dario

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